Il settore del trasporto pubblico è in crisi, e l'Iru (Unione Internazionale Trasporti Stradali) ha messo in evidenza una situazione preoccupante. Nel corso del 2023, la carenza di autisti in Europa è cresciuta del 54%, con 105.000 posizioni vacanti, di cui 10.000 in Italia (un aumento dell'11% rispetto al 2022). Le previsioni indicano che entro il 2028, l'Europa si troverà in una grave emergenza con un deficit di 275.000 autisti. Sul tema ANAV ha presentava lo studio “La carenza di conducenti nel trasporto passeggeri di autobus.
Un’emergenza globale. Proposte per arginare il fenomeno”, lanciando un ennesimo allarme. La carenza di autisti è diventata una questione cruciale, tanto che 14 dei 28 Paesi membri dell'UE la considerano una problematica “grave”, secondo il rapporto Eures sulla carenza di figure professionali del 2022. Il trasporto pubblico italiano, vitale per la mobilità collettiva e la decarbonizzazione, vede una situazione critica. Con 900 imprese attive, 41.000 autobus in servizio e circa 90.000 addetti, l'ANAV ha esaminato il comparto, evidenziando una carenza del 9,1%. I numeri parlano chiaro: il 67% delle imprese segnala la carenza di personale, con il Nord in maggiore difficoltà (11,9%), seguito dal Centro (9,2%), mentre al Sud e nelle Isole la mancanza è del 5%. La carenza è dichiarata "rilevante" dal 70% delle imprese, di cui il 39% parla di "grandissime" difficoltà. L'indagine mette in luce anche problemi di equilibrio di genere e un'età media elevata degli autisti (49 anni per gli uomini, 43 per le donne).
Solo il 6% degli autisti è donna, e le iniziative per affrontare la crisi devono anche considerare l'alto costo per ottenere la patente e l'abilitazione professionale. ANAV propone soluzioni concrete, chiedendo una revisione delle direttive sulla patente per ridurre l'età minima di conseguimento, supportare le iniziative delle aziende per formare nuovi autisti e ridurre gli oneri finanziari associati all'ottenimento delle necessarie qualifiche. L'emergenza autisti è un campanello d'allarme che richiede azioni immediate per garantire la continuità e la qualità del servizio di trasporto pubblico, una componente fondamentale per una mobilità sostenibile e per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.
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