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AZIENDE E STAKEHOLDER RICONFERMANO LA FIDUCIA A NME: LA SECONDA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE CENTRO DEL DIBATTITO SULLA MOBILITÀ COLLETTIVA GREEN

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Crescita della rete di ricarica per auto elettriche in Italia
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I punti di ricarica per auto elettriche in Italia sono quasi raddoppiati, evidenziando un forte impegno verso la mobilità sostenibile. Tuttavia, questa crescita necessita di un coordinamento più efficace tra istituzioni e industria per sviluppare una rete capillare e inclusiva.

Negli ultimi due anni, l'Italia ha visto un notevole aumento dei punti di ricarica pubblici per le auto elettriche, passando da 32.776 a 60.339. Questo incremento è un chiaro segno dell'impegno verso la mobilità elettrica, con un particolare focus sulla rete autostradale, dove i punti di ricarica sono triplicati, passando da 310 a 1.057. Questi dati, diffusi da Motus-E, riflettono un passo importante nella transizione verso un futuro più sostenibile, ma sottolineano anche la necessità di una collaborazione più stretta tra istituzioni e industria per sfruttare appieno le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Al 30 settembre, il numero di punti di ricarica a uso pubblico ha superato quota 60.000, con un incremento di 13.111 unità negli ultimi 12 mesi e 9.661 unità dall'inizio dell'anno. Negli ultimi tre mesi, si sono aggiunti 3.347 punti. Di particolare rilevanza è la rete autostradale, che conta ora 1.057 punti di ricarica, di cui l'86% è di tipo veloce in corrente continua e il 64% supera i 150 kW di potenza. Attualmente, il 42% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture per la ricarica, facilitando così l'utilizzo di veicoli elettrici durante i lunghi viaggi.

La distribuzione dei punti di ricarica è variegata tra le diverse Regioni italiane. La Lombardia si conferma al primo posto, con 11.687 punti (+3.593 negli ultimi 12 mesi), seguita da Lazio (6.217 punti, +1.659), Piemonte (6.035 punti, +1.322) e Veneto (5.690 punti, +1.126).

Fabio Pressi, presidente di Motus-E, commenta con entusiasmo i dati sulla crescita della rete di ricarica: «Questo è un segnale positivo che evidenzia il grande impegno degli operatori nel dotare l’Italia di un’infrastruttura strategica. È essenziale non perdere il contatto con altri Paesi europei, nonostante il ritardo accumulato nel parco circolante elettrico». Pressi evidenzia anche che in un contesto in profonda evoluzione, l’industria necessita di certezze per pianificare gli investimenti, e la rete di ricarica rappresenta un punto di partenza decisivo. Tuttavia, per Massimo Pressi, il successo dell'espansione della rete di ricarica dipende dalla disponibilità di incentivi programmatici alla domanda di veicoli, già annunciati dal Mimit nel Tavolo Automotive di agosto. La centralità del Pnrr è fondamentale per supportare la transizione tecnologica, ma le criticità pratiche nell’utilizzo dei fondi rischiano di vanificare l’enorme potenziale di questo strumento.

«Soprattutto al Sud e nelle aree a fallimento di mercato, è cruciale lavorare sulla capillarità della rete di ricarica. Come Motus-E, siamo a disposizione delle istituzioni per identificare insieme soluzioni a queste problematiche», conclude Pressi. In sintesi, l'Italia sta facendo progressi significativi nella creazione di un'infrastruttura per la mobilità elettrica, ma è fondamentale garantire il giusto supporto e le risorse necessarie per continuare su questa strada verso un futuro sostenibile.