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MEZZI, SOLUZIONI E TECNOLOGIE PER UNA MOBILITA’ COLLETTIVA GREEN: NME TORNA A FIERA MILANO

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MEZZI, SOLUZIONI E TECNOLOGIE PER UNA MOBILITA’ COLLETTIVA GREEN: NME TORNA A FIERA MILANO

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Mobilità sostenibile, così cambia il Paese
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La mobilità sostenibile sta cambiando le città italiane. Milano, Genova, Bari, Taranto, Bergamo e Roma stanno investendo in soluzioni di trasporto più ecologiche per ridurre il traffico e le emissioni.

Rigenerazione urbana e mobilità sostenibile. Due elementi legati a doppio filo che stanno rimodellando il tessuto urbano delle nostre città. Grazie agli investimenti pianificati negli scorsi anni e quelli messi “a terra” dal PNRR molti centri urbani guardano alla mobilità sostenibile come un’opportunità per valorizzare i territori e per migliorare la vita dei propri cittadini. Milano, in questo senso, rappresenta la capofila. E l’apertura della nuova metropolitana M4 dello scorso giugno rappresenta un’accelerazione verso un trasporto a zero emissione. La nuova linea, infatti, a pieno regime consentirà una riduzione del traffico pari a 180 mila veicoli al giorno (30 milioni di spostamenti all’anno in meno con l’automobile) e un calo delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) fino a 10.300 tonnellate all’anno: le emissioni inquinanti saranno ridotte del 2%, il che avrà un impatto significativo sulla salute dei cittadini e sull’ambiente circostante. Milano però non è sola. Tra le città che nei prossimi anni cambieranno il proprio profilo c’è anche Genova con il progetto “4 Assi di Forza” che prevede la realizzazione di un sistema filoviario articolato sulle principali direttrici che attraversano il capoluogo ligure. In totale la rete delle linee di forza si estenderà per 96 chilometri da Levante a Ponente e nelle valli, attraversando il centro, e verrà percorsa da 145 tra filobus e bus elettrici. Un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di opere civili, impianti e infrastrutture tecnologiche e che si articolerà in fasi progressive. Da Genova si atterra a Bari e a Taranto. Le due città pugliesi, infatti, sono in prima linea sul tema della transizione energetica potenziando il proprio servizio di mobilità con nuove linee di Brt (Bus rapid transit) che aumenteranno la velocità commerciale riducendo le emissioni. Stessa scelta anche per la città di Bergamo che ha in dote ben 80 milioni di euro per un sistema Brt che collegherà la città a Dalmine. A tenere banco a Bologna è invece l’idrogeno. Tper, l’azienda di trasporto che gestisce il servizio nel capoluogo emiliano, ha optato per 127 autobus ad “H2” per un investimento di oltre 90 milioni di euro. A Roma, invece, si lavora per un importante rinnovo del parco circolante e per l’estensione delle linee tranviarie e metropolitane.