In occasione dell'80° anniversario di ANAV (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori - Confindustria), è stato presentato uno studio del Politecnico di Milano titolato "Analisi delle opportunità e delle criticità per la transizione energetica nel TPL in Italia", che analizza le opportunità e le criticità della transizione energetica nel trasporto pubblico locale (TPL) in Italia. L'analisi, a cura del Prof. Pierluigi Coppola (Presidente del Comitato tecnico scientifico di NME), ha messo in luce come un approccio graduale verso le alimentazioni alternative offra vantaggi significativi rispetto a un passaggio diretto all’elettrico, garantendo un rinnovo più efficace del parco autobus. Lo studio evidenzia come una transizione graduale verso alimentazioni alternative, rispetto a un passaggio diretto all'elettrico, possa garantire un rinnovamento più efficiente del parco autobus italiano, migliorando la sostenibilità del settore. Le simulazioni per il periodo 2024-2033 mostrano che, se si optasse per l’acquisto di soli autobus elettrici, solo il 37% della flotta urbana verrebbe rinnovato. Con una transizione graduale, invece, sarebbe possibile sostituire il 48% dei mezzi, abbassando l'età media della flotta di oltre un anno rispetto allo scenario interamente elettrico. Per quanto riguarda le emissioni di gas serra, che oggi rappresentano lo 0,7% del totale delle emissioni da trasporto passeggeri con autobus, una transizione graduale ridurrebbe questa percentuale allo 0,65%, una differenza minima rispetto allo scenario completamente elettrico, che porterebbe le emissioni allo 0,6%. Lo studio ha inoltre evidenziato che una transizione graduale permette di affrontare con maggiore flessibilità le problematiche attuali, come la scarsità di infrastrutture di ricarica e rifornimento, la disponibilità limitata di veicoli per il trasporto extraurbano e i costi energetici incerti. Nel settore extraurbano, i vantaggi di una transizione graduale risultano ancora più marcati: la sostituzione di quasi la metà della flotta attuale ridurrebbe l’età media dei mezzi di quasi tre anni, superando i risultati ottenibili con gli scenari più rigidi del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. In conclusione, lo studio del Politecnico di Milano sottolinea la necessità di incrementare le risorse dal 2026, quando i fondi del PNRR saranno esauriti. Un aumento di almeno 500 milioni di euro annui è essenziale per mantenere l’età media del parco autobus sotto i 10 anni, migliorando l'attrattività del trasporto pubblico e incentivando lo shift modale dal trasporto privato a quello collettivo.
Intanto in Italia, il mercato degli autobus elettrici continua a mostrare una crescita notevole. Nei primi nove mesi del 2024, le immatricolazioni di autobus elettrici sono aumentate del 61,4%, corrispondenti a ben 418 nuovi mezzi. Se includiamo gli autobus con una massa superiore alle 8 tonnellate, il numero sale addirittura a 499, con un incremento del 69,7%. Questi dati sono un chiaro segnale del crescente interesse per la mobilità sostenibile nel nostro Paese.
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